I tempi e la moda cambiano il linguaggio dei giovani

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Come parlano oggi i ragazzi?

Che linguaggio usano oggi i nostri ragazzi online? Quali parole, abbreviazioni usano sui social? I ragazzi italiani prendono spesso in prestito parole e acronimi dall’inglese,  quali le espressioni LOL (per esprimere divertimento) oppure BTW (ovvero by the way, “a proposito”). Spesso poi le mischiano con l’italiano, le italianizzano  dando vita così a espressioni a volte stranissime.

Alcuni di questi nuovi vocaboli entrano cosi stabilmente nel vocabolario italiano.

 

Per quale motivo usare un gergo online?

Il nuovo linguaggio online nasce per differenziarsi e appartenere a un gruppo ristretto tenendo fuori gli adulti.

E gli adulti si trovano a disapprovare il comportamento dei giovani quasi disconoscendo di essere stati giovani..

Tutte le parole nuove usate arrivano sostanzialmente dai videogiochi online..

Impariamo questo nuovo linguaggio…

Questi sottoelencati possiamo considerarli come i codici basi dai quali partire:

  • OMG: Sta per l’inglese “Oh My God”, e significa oh mio dio;
  • XOXO: sta per baci e abbracci, per esprimere affetto verso l’altra persona;
  •  Blastare: Dal verbo inglese blast, che significa far esplodere. Si utilizza quando una persona dice qualcosa a un’altra, zittendola e  umiliandola un po’. Questi sono casi ai quali gli adulti dovrebbero prestare particolare attenzione per riconoscere eventuali casi di bullismo online;
  • Bro: I ragazzi tra loro si chiamano vecchio, fratello, frate’, socio oppure bro, che sta per brother;
  • Gucci: Sta per  cool, forte;
  • FOMO: Fear Of Missing Out, paura di essere tagliato fuori;
  • BAE: Before Anything Else, prima di qualunque altra cosa, è un modo per definire la persona del cuore.

Un codice “criptato”

Si entra poi nelle le sigle che si usano per non farsi capire dai genitori oppure che hanno un significato per situazioni illegali.

Ecco alcuni esempi:

  • POS: Parents Over Shoulders, tradotto genitori alle spalle, per indicare che genitori possono leggere la conversazione;
  • 99: Per indicare che i genitori non sono in casa;
  • PAH: Parents At Home, per indicare in questo caso genitori in casa;
  • KPC: Keep Parents Clueless, che significa non dirlo ai tuoi genitori;
  • GNOC: Che  sta per Get Naked On Cam, ovvero spogliati davanti alla web cam;
  • NEK:   Per le challenge ovvero le sfide online, in cui un ragazzo ne nomina un altro e lo sfida, riprendendolo in video, a bere alcol;
  • RU/18: Sta per Are you 18. Questa sigla viene utilizzata per chiedere all’altra persona se è maggiorenne. Anche in questo caso gli adulti dovrebbero fare molta attenzione in quanto spesso, dall’altra parte della chat si nasconde un potenziale pedofilo.
Il linguaggio durante il gioco

  Se shottare è il momento nel quale i figli raccontano la propria giornata, ecco di seguito una parte del gergo utilizzato durante i giochi online:

  • Bannare:    espellere o impedire a una persona di partecipare nuovamente a qualcosa;
  • Laggare: viene usato per indicare problemi di connessione quando la rete utilizzata ritarda;
  • Killare: è l’italianizzato del kill inglese, significa uccidere;
  • Grindare: per indicare azioni ripetitive per guadagnare crediti o risorse;
  • Spawn: utilizzato quando nel videogioco riappare un personaggio appena morto;
  • Shoppone: sta indicare una persona che acquista molti crediti o skill per un gioco con denaro reale;
  • Droppare: indica personaggi di un gioco che lasciano cadere dietro di sé qualcosa da prendere;
  • Nabbo: per indicare il principiante
Il gergo dei social

Oltre al linguaggio nato dai videogiochi vi è anche lo slang utilizzato durante l’uso dei social.

Anche in questo caso quasi tutti i vocaboli sono di origine inglese.

 

 Ecco alcuni esempi:

  • Hater: sta ad indicare chi invia messaggi di odio, disprezzo sui social;
  • Troll:  indica la persona che interviene in discussioni online solo per creare polemiche;
  • Flame: indica una discussione che genera in un litigio;
  • Off topic e in topic, abbreviati in OT e IT per indicare argomenti fuori tema o in tema;
  • Selfie: quello che una volta era semplicemente un autoscatto con una macchina fotografica contenente un rullino.

Ovviamente mentre scriviamo stanno sicuramente nascendo altri vocaboli tra i nostri ragazzi…

Per chi naviga in rete possiamo segnalare SLENGO.IT, un simpatico sito internet che raccoglie tutte le frasi “da strada” ormai entrate nel lessico comune.

Sarà senz’altro difficile restare al passo dei giovani ma ricordiamoci anche che troveremmo altrettanta difficoltà nel leggere una lettera scritta dai nostri nonni….

Insomma la storia si ripete!

 

 

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Gianluca Mastroleo